Videogiochi continua a esplorare l’oscuro cammino del crociato di Gotham, personaggio da sempre amato dal pubblico per il suo forte senso del dovere e le capacità oltre i limiti umani. Se Batman Arkham Asylum (ne abbiamo parlato la volta scorsa) è stato per Rocksteady un ottimo debutto per il brand sulle console e pc, Batman Arkham City rappresenta il momento di trovare conferme, sia nelle proprie capacità che nel cuore degli appassionati.
La storia inizia narrando il nuovo status di Gotham, dopo le vicende del precedente capitolo, il direttore dell’ormai smantellato manicomio criminale dopo essersi preso il merito delle nostre azioni, e aiutato dal dottor Hugo Strange, riesce a dare vita al progetto di una nuova dimensione carceraria per i temibili criminali della città: l’immenso complesso di Arkham City una prigione a cielo aperto nella zona più antica di Gotham.
Arkham City possiede una potente componente narrativa percettibile fin dalla mia cinematica: troveremo Bruce Wayne intento a contrastare pubblicamente il nuovo penitenziario nelle vesti di “semplice” miliardario, prima di essere arrestato dagli uomini di Hugo Strange e condotto all’interno della struttura. I primi momenti di gioco rivelano una sorpresa inaspettata, infatti senza equipaggiamento e costume, dovremo lottare per sopravvivere mentre cerchiamo di raggiungere il punto dove il fido Alfred ha spedito la nostra attrezzatura. Questa breve premessa racconta al giocatore l’intenzione di ingrandire lo spessore narrativo e la struttura ludica oltre i confini già molto vasti del precedente episodio.